La disfunzione erettile e l’età: cosa cambia?

Secondo le statistiche della SIA (Società Italiana di Andrologia), la disfunzione erettile coinvolge fino a 3 milioni di italiani, ovvero il 13% della popolazione: tra questi, il 60% ha più di 75 anni e il 20% ha tra 50 e 54 anni.

Ad ogni fascia d’età, ovviamente, corrispondono profili diversi. Se i giovani sono sempre più impauriti, il paziente-tipo ha invece un`età compresa tra i 50 e 60 anni, è diplomato, ha una stabile relazione di coppia e non si è ancora sottoposto a una visita andrologica.

Per quanto riguarda i più giovani, la disfunzione erettile tra i 20 e i 30 anni è legata soprattutto all'ansia di prestazione, al fatto di poter causare una gravidanza indesiderata o all'incapacità di usare il preservativo in maniera corretta.


La disfunzione erettile a 40 - 50 anni, invece, può dipendere da diversi fattori, come lo stress e l’eccessivo carico di lavoro, ma spesso è anche legata a patologie come il diabete.

I problemi di erezione tra i 60 e i 70 anni, invece, sono causati principalmente da problemi circolatori ai vasi che fanno affluire il sangue al pene, legati ad un inevitabile invecchiamento di arterie, cuore e cervello.

Pochissimi tra questi uomini, però, trovano il coraggio di affrontare il problema con il proprio medico: sono soltanto 2 su 10 le persone che si sottopongo ad ulteriori test ed esami.

Come curare la disfunzione erettile?

Il miglior modo per curare l’impotenza è la prevenzione. I medici consigliano di puntare su uno stile di vita sano e seguire alcune regole molto semplici, partendo soprattutto dalla limitazione di fumo e alcol, tra le principali cause dell’impotenza. (maggiori informazioni sulla disfunzione erettile da fumo e alcol)

Ecco gli altri consigli utili:

• Non assumere droghe
• Fare esercizio fisico regolarmente
• Dormire almeno sette ore a notte
• Diminuire lo stress
• Seguire una dieta sana (scegliendo cibi che possono stimolare l’erezione)
• Bere molta acqua per aumentare la fluidità del sangue
• Migliorare la comunicazione con il partner

Farmaci o rimedi naturali?

Il primo passo per affrontare la disfunzione erettile consiste sempre nel consultare il proprio medico di famiglia o uno specialista, come un urologo, un andrologo o un endocrinologo. Solo il medico sarà in grado di individuare l’origine del problema ed eventualmente prevedere l’assunzione di farmaci orali, ma solo dopo un’accurata diagnosi.

I più comuni farmaci orali per la disfunzione erettile sono il Viagra e il Cialis. I principi attivi utilizzati (Sildenafil, Tadalafil e Vardenafil) appartengono alla categoria degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5), che agiscono aumentando la disponibilità di ossido nitrico e favorendo la vasodilatazione del pene. L’uso di questi farmaci, però, può avere diversi effetti collaterali ed è controindicato in presenza di diverse patologie.

Per questo motivo sempre più uomini scelgono soluzioni alternative. Sul mercato esistono infatti pillole naturali che possono aiutare a migliorare e risolvere i problemi di disfunzione erettile.

Tali soluzioni si presentano soprattutto sotto forma di integratori alimentari in capsule o in polvere. I principi attivi vengono prevalentemente estratti da piante ed erbe, alcune da sempre conosciute ed utilizzate come afrodisiaci naturali. Per questo tipo di pillola blu naturale vengono anche utilizzate le sostanze vitali delle quali spesso il nostro fisico non dispone a sufficienza.

Conclusioni

Da un'indagine nazionale sugli italiani e la sessualità realizzata da Doxapharma è emerso che il 29% degli uomini italiani vive con ansia le prestazioni sessuali, il 22% si sente insicuro di fronte a donne sempre più esigenti e il 18% è poco o per nulla soddisfatto della propria vita sessuale. Il restante 16% degli uomini ritiene che sarebbe sciocco, con tutte le opportunità disponibili, accettare i problemi legati alle prestazioni sessuali senza fare nulla^[3]. In effetti, negli ultimi decenni, le cure mediche per la disfunzione erettile hanno fatto grandi passi in avanti, ma senza riuscire a limitare gli effetti collaterali, le controindicazioni e gli insuccessi.
Il presente e il futuro delle terapie contro l’impotenza prevedono invece trattamenti più personalizzati, non invasivi e senza conseguenze per la salute, per tornare a vivere la propria sessualità senza preoccupazioni e rischi.

Informazioni sull'autore

Robert Davies ha lavorato 11 anni con dottori specializzati in problemi sessuali.
Ha lavorato in ricerca su erbe cinesi ed occidentali per il miglioramento della sessualita mediante erbe e farmaci.
Ha completato il corso di Nutrition and Health nella Wageningen University and Research.
E' il Content Manager della rivista Sex and Health

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